Nuova Riveduta:

Ecclesiaste 3:18

Io ho detto in cuor mio: «Così è a causa dei figli degli uomini, perché Dio li metta alla prova, ed essi stessi riconoscano che non sono che bestie».

C.E.I.:

Ecclesiaste 3:18

Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie.

Nuova Diodati:

Ecclesiaste 3:18

Ho detto in cuor mio: «Riguardo alla condizione dei figli degli uomini, DIO li mette alla prova, perché essi stessi si rendano conto che sono come bestie».

Riveduta 2020:

Ecclesiaste 3:18

Io ho detto in cuor mio: “Così è, a causa dei figli degli uomini, perché Dio li metta alla prova, ed essi stessi riconoscano che non sono che bestie”.

La Parola è Vita:

Ecclesiaste 3:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Ecclesiaste 3:18

Io ho detto in cuor mio: 'Così è, a motivo dei figliuoli degli uomini, perché Dio li metta alla prova, ed essi stessi riconoscano che non sono che bestie'.

Ricciotti:

Ecclesiaste 3:18

Dissi in cuor mio circa i figliuoli degli uomini: «Li prova Iddio, per far loro vedere che son simili ai bruti».

Tintori:

Ecclesiaste 3:18

Dissi in cuor mio, riguardo ai figli degli uomini, che Dio li prova e fa vedere che son simili alle bestie.

Martini:

Ecclesiaste 3:18

Dissi in cuor mio riguardo ai figliuoli degli uomini, che Dio li provava col far vedere, che sono simili alle bestie.

Diodati:

Ecclesiaste 3:18

Io ho detto nel mio cuore, intorno alla condizione de' figliuoli degli uomini, ch'egli sarebbe da desiderare che Iddio li chiarisse, e ch'essi vedessero che da loro stessi non sono altro che bestie.

Commentario abbreviato:

Ecclesiaste 3:18

16 Versetti 16-22

Senza il timore del Signore, l'uomo non è che vanità; nemmeno i giudici usano bene il loro potere. Ma c'è un altro Giudice che ci attende. Con Dio c'è un tempo per essere giudicati, anche se non ci crediamo. Salomone sembra esprimere il sentimento che gli uomini percepiscono quando, scegliendo questo mondo come il loro tutto, si abbassano allo stesso livello delle bestie, senza essere veramente liberi da vessazioni presenti e dal giudizio futuro. Entrambi ritornano alla polvere da cui sono stati tratti. Siamo così poco ragionevoli se pensiamo di essere fieri del nostro corpo o delle sue conquiste! Eppure nessuno comprende fino in fondo, tranne pochi, la differenza che c'è tra l'anima razionale dell'uomo e lo spirito o la vita della bestia. Lo spirito dell'uomo va verso l'alto, per essere giudicato, e si fisserà in uno stato immutabile di felicità o infelicità. Ed è altrettanto certo che lo spirito della bestia va verso il basso, alla terra e perisce al momento della morte. Sicuramente la situazione degli empi è deprecabile perché il risultato delle loro speranze e desideri è di morire come le bestie. Cerchiamo di investigare se l'eternità può essere per noi una eternità di godimento? A questo risponde il grande disegno della rivelazione. Gesù si rivela come il Figlio di Dio e la speranza dei peccatori.

Riferimenti incrociati:

Ecclesiaste 3:18

Ge 3:17-19; Giob 14:1-4; 15:16; Sal 49:14,19,20; 73:18,19; 90:5-12; Eb 9:27; 1P 1:24
Giob 40:8; Sal 51:4; Rom 3:4; 9:23
Sal 73:22; 2P 2:12

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